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Una delle chiavi per la comprensione della lunga alba dell'Europa è sicuramente costituita dalle vicende dei santuari e dei grandi monasteri del primo medioevo, divenuti mete di pellegrinaggio internazionale e luoghi di incontro e confronto per ampi strati della popolazione. Il santuario micaelico di Olevano sul Tusciano è uno dei luoghi più interessanti da questo punto di vista, per la possibilità per tanti versi unica che offre di collegare i dati ricavabili dalle fonti scritte con l'analisi delle sorprendenti sopravvivenze conservate in elevato, le numerose informazioni provenienti dalle campagne di scavo e gli spunti stimolanti offerti dall'indagine etnoantropologica. Gli studi raccolti in questo volume consentono di mettere a confronto le risultanze emergenti dalle ricerche in corso sul santuario olevanese con analoghe esperienze realizzate in alcuni tra i santuari e monasteri più celebri dell'altomedioevo italiano, quali Nonantola, San Vincenzo al Volturno e San Michele al Gargano, nella prospettiva più generale del culto dei santi e dei pellegrinaggi.